Aromaterapia: oli essenziali, oli vegetali e idrolati, corsi e seminari
L’aromaterapia è finalizzata a promuovere la salute e curare le malattie, e si basa principalmente sull’utilizzo degli oli essenziali ricavati (per distillazione o spremitura) da piante particolarmente ricche di sostanze aromatiche. Gli oli essenziali possono essere impiegati attraverso l’ingestione (in rari casi e sotto il diretto controllo di un esperto poiché è una modalità di somministrazione non scevra di potenziali effetti collaterali), i gargarismi, la fumigazione, la vaporizzazione, i massaggi, gli impacchi, i cataplasmi, ecc. Nell’Aromaterapia di tipo classico vengono riconosciuti solo gli effetti farmacologici degli oli essenziali, inquadrabili secondo una loro specificità biochimica. In una forma di Aromaterapia definita “sottile” vengono focalizzati anche gli effetti stimolanti o rilassanti degli oli essenziali legati ai meccanismi olfattivi, tenendo conto della stretta relazione tra olfatto-sistema limbico e risposte neurovegetative, e ai piani energetici e vibrazionali dell’organismo (corpi sottili, corpi aurici, punti Chakra, ecc.). Del resto l’utilizzo degli odori e dei profumi (anche sotto forma di incensi, resine e gommoresine in fumigazione) ha radici antiche, diffuse in tutte le culture del mondo. Un’applicazione interessante degli oli essenziali, finalizzati al trattamento dei processi infettivi in generale o comunque di tutte quelle affezioni in cui è richiesta una specifica ed efficace azione antibatterica, è quella di poter personalizzare un intervento terapeutico attraverso il cosiddetto “aromatogramma”. Tale metodica, identica a quella impiegata per scegliere un antibiotico di sintesi, si basa sulla possibilità di testare oli essenziali di varie piante su un terreno di coltura batterica ottenuto a seguito dello “striscio” di un tampone (faringeo, vaginale, ecc.). In questo modo è possibile somministrare l’olio essenziale che ha dimostrato una reale efficacia sperimentale. Per evitare la variabilità biochimica che caratterizza comunemente le essenze, riconducibile a fattori edafici, climatici, tecniche di coltivazione, di lavorazione e conservazione (la stessa pianta può presentare una diversa percentuale di principi attivi!), è consigliabile somministrare la stessa partita di olio impiegata per l’aromatogramma.
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